Il Natale è sempre una bella occasione per esprimere con i tradizionali auguri, con un pensiero o un piccolo dono i nostri sentimenti di amicizia e di gratitudine a chi ci è stato vicino.
Per questo voglio esprimere, a nome mio personale e di tutta la Comunità di Volvera, un bel “grazie” agli amici dei gruppi, delle associazioni, del volontariato, al nostro Priore, a chi lavora per la nostra salute, la nostra sicurezza e l’educazione dei nostri ragazzi, alle singole persone e a chi ha condiviso – anche in quest’ultimo anno purtroppo ancora particolarmente difficile e carico di problemi – la nostra amicizia e la nostra esperienza di impegno …
Sono consapevole che per qualcuno le feste di Natale avranno un sapore un po’ diverso a causa delle difficoltà economiche, delle vaghe prospettive di futuro o, forse, per un “posto vuoto” lasciato da qualche persona cara …
A loro in particolare e a tutti voi auguro un “Buon Natale e sereno Anno Nuovo da vivere con speranza e fiducia nel futuro”.
E’ un augurio che potrebbe anche sembrare fuori luogo, ma sono profondamente convinto che l’esperienza del passato – di cui dobbiamo sempre fare tesoro – ci può aiutare a capire le ricorrenti fasi positive e negative di quest’ultimo periodo della nostra storia, comprendere l’attuale situazione sociale particolarmente complessa e delicata e costruire insieme una nuova prospettiva di futuro superando con fiducia le attuali preoccupazioni ed incertezze.
La chiave per questo nostro cammino è la parola “insieme” che sollecita la scelta di ognuno a mettersi in gioco per il “bene comune” in modo molto semplice e genuino, così come ci dice la “filastrocca” che ho scelto di offrire quest’anno ai miei concittadini come mio piccolo dono, e rendere il nostro Paese e la nostra Comunità sempre più unita, accogliente, solidale e viva!
Ecco, allora, la filastrocca che associo ai miei auguri per le Feste di Natale 2013 … e l’anno 2014. Si intitola “Il nome” ed è stata scritta da Gianni Rodari.
Vorrei chiamarmi Dante
e scrivere un bel poema,
vorrei chiamarmi Euclide
e inventare un teorema,
vorrei chiamarmi Giotto
e fare belle pitture,
vorrei essere il più bravo
di tutte le bravure.
Vorrei chiamarmi Gianni (*)
come mi chiamo e sono
per aiutare questo mondo
a diventare un po’ più buono.
(*) Qui, naturalmente, ognuno può/deve mettere il suo nome …
Il Sindaco
Attilio Vittorio Beltramino