La Biblioteca di Volvera propone domenica 8 marzo, alle ore 15, un laboratorio di Teatro dell’Oppresso dal titolo “Mettiti nei miei panni”, nel quale si esplorerà una delle tematiche affrontate nel corso della rassegna di caffè filosofici “Le declinazioni del femminile”. Ai partecipanti sarà richiesto, all’atto dell’iscrizione, di comunicare la tematica preferita, che diventerà lo spunto per il lavoro in sala.
Il teatro dell’oppresso è nato in Brasile grazie ad Augusto Boal ed è stato utilizzato negli anni ’60 come strumento politico per sensibilizzare il senso critico della società brasiliana al fine di stimolarla a proporre soluzioni concrete ai problemi attraverso l’azione in prima persona e nei panni dell’altro.
Le tecniche del teatro dell’oppresso consentono di affrontare qualsiasi tematica e producono un processo di “coscientizzazione” nello “spett-attore”, che non solo assiste ad una scena, ma viene chiamato a sostituirsi ad un attore all’interno di quella scena, per viverla nei suoi panni manifestando il proprio modo di re-agire, le proprie emozioni, riflesso del proprio vissuto. Al termine di un laboratorio di teatro dell’oppresso attori e spett-attori si ritrovano tutti arricchiti e “trasformati”.
Il laboratorio “Mettiti nei miei panni” sarà tenuto dall’attrice e regista Roberta Fonsato, accoglierà massimo 20 persone e durerà 3 ore circa. E’ prevista una quota di partecipazione di 10 €.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla biblioteca, in via San Michele 14, Volvera, tel. 0119857672 interno 9, e-mail: biblioteca@comune.volvera.to.it