Il saccheggio di Volvera
SCAGGION Doris
Olio su MDF, 100×70 cm
Nei giorni seguenti la Battaglia della Marsaglia i paesi limitrofi vennero saccheggiati e incendiati e subirono le devastazioni dei francesi, ma anche dei reggimenti Alleati. Il 5 ottobre, nel “Libro delle nascite” della Parrocchia di Volvera il parroco Don Bernardo Tosca riferisce: “Die 5 huius Galli devastationem constituerunt, ac ab ecclesia parochiali deripuerunt piscidem parvulam, paramenta sacra, ac fontem baptesimalem abstulerunt atque campanas” (Il giorno 5 i Francesi iniziarono il saccheggio, dalla chiesa parrocchiale portarono via la pisside piccola, i paramenti sacri, il fonte battesimale e sottrassero le campane).
Ancora più tragica è la narrazione dei fatti nel verbale del consiglio comunale di Volvera del 17 aprile 1694: “… li cinque, sei e sette del medesimo (ottobre), esser stato parimenti sachegiatto dall’armata francese tutto (il paese) intieramente, eziandio le chiese con esportazione de’ grani, vini, segle, rotti tutti coffani e guardarobe, che si trovavano nelle chiese, con esportazione de’ dinari, mobilia et lingiarie, parimenti della chiesa, tutte le campane, un calice, rotto il tabernacolo, guastatto una parte delle ancone, rotte le guardarobbe et ogni cosa più liquida, come la cera della Compagnia del Corpus Domini et Santissimo Rosario, et altro a segno tale che il danno è statto grandissimo, rillevante a più di lire trenta milla, e poi essendo il danno molto maggiore a segno che li poveri Particolari sono ridotti ad una tal miseria, e ruina, che vi andarà più di vinti anni avanti che si possino rimetter in statto di putersi mantener da che poter vivere…”.
Nel “registro dei morti” della Parrocchia di Volvera è significativo, invece, un altro evento: “Joseph Porpotatus vir sexagenarius, Praetor Volverae uccisus est a Gallis die sexta 8bris, sacramenta caruit, insepultus jacuit usque ad diem 20 eiusdem quo die sepultus fuit in Eccl. S. Jo. Bapt.a” (Giuseppe Porporato, uomo di sessant’anni, pretore di Volvera, ucciso dai francesi il giorno 6 ottobre, non ebbe il conforto dei sacramenti e giacque insepolto fino al 20 del medesimo mese, nel quale fu sepolto nella Chiesa di S. Giovanni Battista).
Stessa sorte toccò, in particolare, anche ad Orbassano da spingere la Comunità a chiedere la supplica a Vittorio Amedeo II di farle la “grazia e remissione per tutte le debiture ducali, militari e del quartiere d’inverno e di liberarla da ogni molestia…”.
L’abitato venne rovinato, incendiato e saccheggiato con danni immensi che restarono evidenti per anni. Non è stata risparmiata neanche la chiesa parrocchiale. Negli appezzamenti dove si sono accampati i nemici si trova tutto rovinato: il terreno solcato dai carri e calpestato, le vigne distrutte, oltre dodicimila piante tagliate e abbattute, le ripe, le strade e le bealere appianate, ogni segno di vegetazione scomparsa. Nella regione Gerbola e Bive de’ Rossi il terreno è incolto e gli alberi consumati dal fuoco perché, dopo aver sotterrato i caduti, il campo di battaglia è stato bruciato.
Il Comune di Orbassano, il 4 ottobre 1913, dedica, proprio per questi cruenti fatti, una lapide “a ricordo delle immense sofferenze, del suo popolo d’allora, per il saccheggio, per l’incendio, per la devastazione”.
SCAGGION DORIS in arte Dorisca
Inizia a dipingere negli anni ’70, abbandona per motivi di lavoro. Riprende alla fine degli anni ’90 dedicandosi da prima al disegno dal vero, poi, con la tecnica a olio, ai paesaggi ed infine alla figura.
Ha frequentato corsi di pittura esprimendosi con realismo-espressionismo a volte surreale. Le sue opere sono custodite presso privati ed enti pubblici. Recentemente ha esposto a: Circolo degli Artisti di Firenze (Casa di Dante), Torino: Circolo degli Artisti di Torino, Galleria Velan, Galleria Arte Città Amica, Biblioteca civica “Primo Levi”; a Pavone Canavese: Museo-Centro Studi Alfredo D’Andrade ; Alba (CN) Arte nella Grotta – Chiesa San Giuseppe. Premiata in vari concorsi menzionata su “Il Corriere dell’Arte”. Italia Arte, Boè, Avanguardie Artistiche 2011 e 2012. E’ socia del Circolo degli Artisti di Torino e dell’Accademia A.I.A.M. di Roma.