La chiesa dello Spirito Santo, meglio conosciuta come la “cappella della confraternita”, sorge in Via XXIV Maggio, ha una semplice facciata intonacata con timpano triangolare. Il campanile barocco in mattoni e cupola in rame è notevole per l’armonia del disegno di impostazione iuvarriana.
Le origini antiche dell’edificio si possono ricavare da un verbale del Consiglio Comunale del 12 gennaio 1603 dal quale risulta che “… al di sotto di detta cappella…” si riunì per decidere la costruzione della nuova chiesa parrocchiale.
La struttura architettonica della chiesa non ha subito nel tempo particolari modifiche. All’impianto originale è stato aggiunto, nel 1789, il locale della sacrestia e, nel 1900, il prolungamento dello stesso con la costruzione della navata piccola posta a lato della chiesa verso mezzogiorno. La balconata per “l’orchestra”, che ospitò in passato anche un piccolo organo, fu costruita nel 1804.
L’elevazione del campanile, che risale al 1778, è documentata in un vecchio libro dei conti che riporta anche notizie di successivi lavori di completamento e manutenzione dalle quali si ricava che nel 1819 la punta del campanile, assumendo la forma attuale, venne rivestita in latta.
Entrando all’interno della chiesa si può subito notare, a sinistra, l’altare della Madonna Addolorata.
Di fronte è collocato un grande quadro raffigurante la Madonna col bambino, S. Antonio e S. Rocco. L’opera è stata recentemente restaurata e risale, secondo una scritta riportata sul retro, al 1628 quando i Volveresi colpiti da una terribile e crudele pestilenza decisero di votarsi ai santi raffigurati per liberarsi dal terribile flagello. Il quadro è da attribuire a C. Sacchi, allievo di gran fama del celebre Guglielmo Caccia detto Moncalvo, che ha apposto in fondo al quadro il suo monogramma.
Passando da una delle due porte ai lati dell’altare maggiore, sormontate da due statue tardo barocco in legno dorato, si può accedere al coro ligneo di stile barocco.
Dal coro, attraversando una porta a destra dell’altare maggiore, si può accedere ad una cappella, comunicante con la navata centrale, dove si trova l’altare sotto il quale è conservata la statua di Cristo morto.
Attualmente la chiesa è utilizzata nel periodo estivo e per celebrare con particolare solennità le feste dello Spirito Santo e della Vergine Addolorata.
Di particolare interesse sono tutti gli elementi di religiosità popolare che la chiesa e i “confratelli” conservano. La statua del Cristo morto e della Madonna Addolorata erano infatti gli elementi più tradizionali e ricchi di suggestione per la processione di Gesù morto che si è svolta fino agli anni 1970. Dopo un’interruzione di circa 40 anni, nel 2010, su volontà del Priore Don Alessandro Sacco, la processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata è stata ripresa, tornando ad essere un appuntamento tradizionale della religiosità del paese di Volvera.